GIUSEPPE ZENO, DONATELLA FINOCCHIARO, ANNA GALIENA in
A CASA TUTTI BENE
scritto e diretto da Gabriele Muccino
con la collaborazione di Marcello Cotugno e Irene Alison
6 MAGGIO
Teatro Stabile di Bolzano - Teatro della Toscana / Teatro Nazionale
Fondazione Giorgio Gaber - Centro Servizi Culturali Santa Chiara
NERI MARCORÈ in
GABER
MI FA MALE IL MONDO
da Giorgio Gaber e Sandro Luporini
drammaturgia e regia Giorgio Gallione
arrangiamenti e direzione musicale Paolo Silvestri
FUORI ABBONAMENTO
27 DICEMBRE
BALLETTO DEL TEATRO
DELL’OPERA NAZIONALE RUMENA
CENERENTOLA
coreografie Cristina Todi
musiche Sergej Prokof´ev
22 GENNAIO
Stefano Francioni - Teatro Stabile d’Abruzzo - Peparini Academy
GIÒ DI TONNO, VITTORIO MATTEUCCI, GRAZIANO GALATONE in
I TRE MOSCHETTIERI
OPERA POP
testi Alessandro Di Zio
direzione artistica e regia Giuliano Peparini
musiche Giò Di Tonno
coreografie Veronica Peparini, Andreas Muller
7 spettacoli in abbonamento e 2 fuori abbonamenti tracciano da novembre 2025 a maggio 2026 al Teatro Rossini il viaggio nello spettacolo dal vivo della stagione promossa dal Comune di Civitanova Marche, dall’Azienda Teatri di Civitanova e dall’AMAT con il contributo di Regione Marche e MiC.
L’inaugurazione l’11 novembre è con Sapore di mare. Il musical il celebre film dei fratelli Vanzina per la prima volta a teatro con le più belle canzoni italiane dei favolosi Anni 60, l’interpretazione, tra gli altri, di Fatima Trotta e la regia di Maurizio Colombi. Lo spettacolo – che arriva in scena a Civitanova Marche al termine di una residenza di riallestimento – offre un’occasione imperdibile per rivivere la magia di un’epoca indimenticabile, tra risate, emozioni e canzoni che hanno fatto la storia. Il 22 dicembre Ferzan Ozpetek torna a teatro con un altro adattamento scenico di uno dei suoi successi cinematografici, Magnifica presenza. Il regista, tra i più amati del nostro cinema, prosegue il percorso inaugurato con Mine vaganti e fa rivivere in teatro uno dei suoi film di culto, coinvolgendo nell’avventura una compagnia di splendidi attori – tra i quali Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino, Erik Tonelli – protagonisti di questa commedia tra illusione e realtà, sogno e verità, amore e cinismo, cinema, teatro e incanto. Anna Valle e Gianmarco Saurino sono i protagonisti di Scandalo, nuovo lavoro teatrale scritto e diretto da Ivan Cotroneo in scena il 29 gennaio. Scandalo è una commedia brillante sul pregiudizio, sui rapporti fra il maschile e il femminile, sui tabù che crediamo di esserci lasciati alle spalle e che continuano invece a tormentarci, sull'audacia e la spregiudicatezza che spesso la società legittima per gli uomini, ma mai per le donne. Un testo divertente e lucidamente spietato sul sesso, sull'amore. Una grande attrice, Nancy Brilli, è la protagonista l’11 febbraio de Il padrone, uno dei testi più avvincenti di Gianni Clementi nel quale albergano diversi temi storicamente legati a un tempo apparentemente lontano che risultano ancora oggi tristemente attuali. Ambientato a metà degli anni Cinquanta, con il dichiarato intento di indagare l’animo umano e il grado di aberrazione al quale si può arrivare pur di non perdere i privilegi acquisiti, lo spettacolo diretto da Pierluigi Iorio attraversa uno spettro ampio che va dalla commedia alla tragedia. Una potente rilettura di Otello di Shakespeare diretta e interpretata da Giorgio Pasotti, con una drammaturgia originale firmata da Dacia Maraini è proposta al pubblico del Teatro Rossini il 4 marzo con Giacomo Giorgio nel ruolo del protagonista, giovane e talentuoso attore amatissimo dal pubblico per la serie Mare Fuori che offre una prova intensa e carismatica per un classico senza tempo, un racconto appassionato di quanto può essere fragile e potente l’animo umano. Ancora una commistione tra cinema e teatro il 25 marzo con A casa tutti bene scritto e diretto da Gabriele Muccino con Giuseppe Zeno, Donatella Finocchiaro e Anna Galiena. “Portare A casa tutti bene a teatro – racconta Muccino – è per me un’avventura importante oltre che una naturale evoluzione della storia. L’unità di luogo e di tempo, concentrata nella casa di famiglia, si adatta perfettamente al linguaggio teatrale, trasformando il palco in un microcosmo dove esplodono le dinamiche familiari. Il teatro amplifica l’intensità emotiva dei personaggi, rendendo il pubblico partecipe delle loro fragilità e tensioni”. La stagione in abbonamento si avvia alla conclusione il 6 maggio con Neri Marcorè inGaber - Mi fa male il mondo un’esplorazione nell’universo creativo, narrativo, etico e letterario del teatro e della canzone di Giorgio Gaber e Sandro Luporini che hanno radiografato con acume, spietatezza, ironia e partecipazione emotiva, le mutazioni della nostra società e degli individui che la abitano. La regia è di Giorgio Gallione, gli arrangiamenti e la direzione musicale sono di Paolo Silvestri.
Primo appuntamento fuori abbonamento il 27 dicembre con la danza vivace, frizzante, poetica del Balletto del Teatro dell’Opera Nazionale Rumena in Cenerentola sulle musiche di Sergej Prokof´ev. Il classico di Dumas I tre moschettieri prende nuova vita il 22 gennaio in Opera pop, come recita il sottotitolo dello spettacolo inedito in cui musica, prosa e danza si intrecciano in un racconto emozionante e coinvolgente. Un’occasione unica per assistere a un live sorprendente, una storia senza tempo dove i tre protagonisti – Giò Di Tonno, Vittorio Matteucci, Graziano Galatone – portano in scena tutta la potenza del loro legame con la regia di Giuliano Peparini.
Rinnovi abbonamenti dal 16 al 20 settembre; nuovi abbonamenti dal 23 settembre presso biglietteria Teatro Rossini 0733 812936. Inizio spettacoli ore 21.15.
produzione Show bees, Alveare Produzioni, Savà Produzioni creative
su licenza esclusiva di Redvelvet srl e Dean Film srl
Il celebre film dei fratelli Vanzina arriva per la prima volta a teatro con le più belle canzoni italiane dei favolosi Anni 60. Dopo il trionfale successo del tour di debutto della scorsa stagione, torna in scena Sapore di mare – Il Musical: un viaggio evocativo nel cuore degli Anni ’60, fra amori estivi, spensieratezza e melodie senza tempo. Lo spettacolo che ha conquistato il pubblico italiano torna a emozionare, riportando in vita le atmosfere inconfondibili delle estati versiliesi, ispirato all’iconico film cult che ha segnato un’intera generazione, diretto da Carlo Vanzina e con sceneggiatura di Carlo ed Enrico Vanzina. Sapore di mare diventa finalmente un jukebox musical destinato a far cantare e ballare tutti i suoi spettatori sui brani più celebri del canzoniere italiano, tutt’oggi scolpiti nella memoria collettiva e cuore pulsante del nostro patrimonio musicale.
Sapore di mare è ancora oggi uno dei film più amati dal pubblico italiano per aver contribuito a creare un'immagine romantica e nostalgica di quella favolosa stagione. Con una colonna sonora intrigante, interamente basata sui grandi successi dell'epoca come Il cielo in una stanza di Gino Paoli interpretata da Mina, Il tuo bacio è come un rock di Adriano Celentano, Perdono di Caterina Caselli, Non son degno di te di Gianni Morandi e altre trenta hits, Sapore di mare è da sempre considerato il miglior film dei Vanzina, un successo eclatante ai botteghini, con un incasso di oltre 10 miliardi di lire, che ha dato successo, tra gli altri, a Christian De Sica e Jerry Calà e ha portato Virna Lisi al riconoscimento del prestigioso Nastro d’Argento per la migliore attrice non protagonista.
A rendere ancora più coinvolgente l’atmosfera in scena, ci sarà una band dal vivo che accompagnerà lo spettacolo eseguendo alcuni dei brani più iconici della colonna sonora.
A teatro, un cast d’eccezione darà vita ai personaggi dell’indimenticabile estate del 1964 vissuta a Forte dei Marmi fra bravate, innamoramenti e avventure amorose.
Fatima Trotta, attrice e conduttrice napoletana nota al grande pubblico per la sua verve comica e la naturalezza espressiva, sarà la dolce e sognante Marina Pinardi (interpretata nel film da Marina Suma), il volto di un amore puro e indimenticabile, la ragazza della porta accanto che fa battere i cuori e racchiude la magia di un'estate che profuma di sogni e speranze.
I fratelli Carraro, ricchi e viziati rampolli milanesi, che con la loro simpatia e spensieratezza guidano lo scanzonato gruppo di amici fra mille avventure, saranno interpretati da Edoardo Piacente nel ruolo del seduttore Luca (interpretato nel film da Jerry Calà) e Lorenzo Tognocchi nel ruolo del viveur Felicino (interpretato nel film da Christian De Sica).
Paky Vicenti vestirà i panni dell’imbranato e timido Paolo Pinardi, che insieme alla sorella Marina scopre per la prima volta le bellezze della Versilia, Luca Quarchioni sarà Gianni, il giovane intellettuale genovese, fidanzato con la splendida Selvaggia (interpretata nel film da Isabella Ferrari), impersonata nel musical da Anna Foria.
Giulia Carra sarà Adriana Balestra (interpretata nel film da Virna Lisi), signora borghese e annoiata, dal fascino maturo, preda della passione adolescenziale di Gianni, mentre Renato Tognocchi sarà il marito di Adriana, il Commendator Balestra.
Marta Melchiorre sarà Susan Hunt (interpretata nel film da Karina Huff), biondina inglese tutto pepe, fidanzata di Felicino Carraro che, con il suo fascino esotico, farà girare la testa a Paolo Pinardi e a tanti altri.
Morino il Bagnino, il divertente bagnino, macchietta della spiaggia sarà interpretato da Paolo Barillari mentre Giuseppe Galizia si calerà nel ruolo del milanese Commendator Carraro.
Elisa Filace interpreterà il ruolo Mamma Lucia Pinardi mentre Claudia Campolongo mostrerà il suo poliedrico talento in moltissimi personaggi, tra cui quello della vecchina e della presentatrice.
Carlotta Sibilla sarà Giorgia, la migliore amica di Selvaggia e Alex Botta sarà Maurizio.
Infine, Pietro Mascheroni e Francesco Bianchini interpreteranno i due Marchesini Pucci, aristocratici gemelli dallo stile impeccabile e dalla personalità eccentrica, che sveleranno il loro viaggio interiore, manifestando il coraggio di essere sé stessi in un gran finale a sorpresa. Chiude il cast la splendida Marta Bitti nel ruolo di Veronica (fidanzata ufficiale di Luca Carraro).
«Con Sapore di mare- Il Musical vogliamo regalare al pubblico non solo un viaggio nel tempo, ma un’esperienza unica, che unisce musica, emozioni e una storia universale che continua a parlare a tutte le generazioni» ha dichiarato Gianmario Longoni di Alveare Produzioni. «Il nostro obiettivo è quello di far rivivere quella leggerezza e quell’autenticità che hanno reso il film un vero cult, arricchendolo con la magia del teatro musicale».
Monica Savaresi di Savà Produzioni Creative aggiunge: «Sapore di mare - Il Musical è un progetto che celebra la forza delle emozioni e dei ricordi. È un viaggio nella memoria collettiva, con una narrazione fresca e dinamica che unisce passato e presente. Sono entusiasta di portare questa storia intramontabile in una nuova veste capace di incantare sia il pubblico affezionato che le nuove generazioni».
Un’occasione imperdibile per rivivere la magia di un’epoca indimenticabile, tra risate, emozioni e canzoni che hanno fatto la storia: Sapore di mare – Il Musical è pronto a far innamorare nuovamente il pubblico italiano, palcoscenico dopo palcoscenico.
22 DICEMBRE
MAGNIFICA PRESENZA
uno spettacolo di Ferzan Ozpetek
con Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino, Erik Tonelli
e con Toni Fornari, Luciano Scarpa, Tina Agrippino
Sara Bosi, Fabio Zarrella
scene Luigi Ferrigno
costumi Monica Gaetani
disegno luci Pasquale Mari
produzione Nuovo Teatro
in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana
Ferzan Ozpetek torna di nuovo a teatro con un altro adattamento scenico di uno dei suoi successi cinematografici. Il regista, tra i più amati del nostro cinema, prosegue il percorso inaugurato con Mine vaganti e fa rivivere in teatro uno dei suoi film di culto, coinvolgendo nell’avventura una compagnia di splendidi attori protagonisti di questa commedia tra illusione e realtà, sogno e verità, amore e cinismo, cinema, teatro e incanto.
29 GENNAIO
SCANDALO
una commedia scritta e diretta Ivan Cotroneo
con Anna Valle, Gianmarco Saurino
e con Orsetta De’ Rossi
e Angelo Tanzi, Matilde Pacella
scene Monica Sironi
costumi Alberto Moretti
disegno luci Cesare Accetta
produzione Diana Or.i.s S.r.l
In Scandalo, il nuovo lavoro teatrale scritto e diretto da Ivan Cotroneo dopo il successo di Amanti, si racconta di sentimenti, seduzione, manipolazione.
Laura ha cinquant'anni, è una scrittrice, ma soprattutto, per il mondo, letterario e non, è stata la “sposa bambina” di uno scrittore molto famoso e molto più grande di lei, che è recentemente scomparso. Nella sua villa sull'Appia Antica, appena fuori Roma, in compagnia della sua editor Giulia e di un Vicino, Roberto, e con l'aiuto di Maria, una ragazza che vive in casa, Laura sembra poco interessata sia a riprendere a scrivere sia a riprendere a vivere. Sostanzialmente è sola. Fino a quando in casa non arriva Andrea, un giovane uomo che suo marito Goffredo prima di morire aveva assunto per riorganizzare la loro grande libreria.
Scandalo è una commedia brillante sul pregiudizio, sui rapporti fra il maschile e il femminile, sui tabù che crediamo di esserci lasciati alle spalle e che continuano invece a tormentarci, sull'audacia e la spregiudicatezza che spesso la società legittima per gli uomini, ma mai per le donne.
Un testo divertente e lucidamente spietato sul sesso, sull'amore, su tutto ciò che si può dire e non dire, fare e non fare o, nel mondo letterario, scrivere e non scrivere. Un racconto su una donna di oggi, libera, spregiudicata, per tutti vittima inconsapevole del suo desiderio, e un giovane uomo che forse la sta usando, o forse le sta solo dando l'attenzione e l'amore di cui lei ha bisogno.
L'amore è sempre uno scambio. Sono i termini e gli oggetti di questo scambio a renderlo più o meno scandaloso, inaccettabile o immorale. Ivan Cotroneo
11 FEBBRAIO
IL PADRONE
di Gianni Clementi
regia Pierluigi Iorio
con Nancy Brilli
e con Fabio Bussotti, Claudio Mazzenga
scene Alessandro Chiti
costumi Josè Lombardi
light designer Javier Delle Monache
aiuto regia Federico Le Pera
produzione Società per Attori
collaborazione Mielemovie
Con l’entrata in vigore delle leggi razziali italiane, nel 1938, si diffuse, tra gli ebrei, la pratica di intestare a dei prestanome fidati i propri beni, per metterli al riparo da probabili espropri per poi rientrarne in possesso in tempi migliori. Per questo motivo, Marcello e Immacolata Consalvi si ritrovano ricchi dall’oggi al domani, intestatari di quattro appartamenti e due negozi del loro padrone, catturato e deportato lontano dall’Italia. La fine della guerra coincide con l’inizio dell’attesa per i coniugi Consalvi. L’azione si svolge nel 1956: nevica a Roma e le esitazioni di Marcello, ligio dipendente che mai aveva dubitato del ritorno del padrone, cominciano pian piano a sciogliersi sotto le certezze di Immacolata, sicura invece della sua morte. Proprio mentre si consolida la loro nuova condizione sociale ed economica, dopo tredici anni, il padrone bussa alla porta per reclamare le sue proprietà. Immacolata, però, non intende rinunciare a quella vita cui, ben presto, si è abituata; convince, dunque, il marito a barricarsi in casa negandosi anche a conoscenti e amici. Sull’orlo di una crisi di nervi, dopo giornate trascorse come reclusi, la donna decide che l’unico modo per porre fine all’incubo sia eliminare l’ebreo. Da quel momento si succedono i colpi di scena, fino ad arrivare al finale della commedia con un evento tanto imprevedibile quanto inaspettato.
Il padrone è uno dei testi più avvincenti di Gianni Clementi, nel quale albergano diversi temi storicamente legati a un tempo apparentemente lontano che risultano ancora oggi tristemente attuali. Ambientato a metà degli anni Cinquanta, con il dichiarato intento di indagare l’animo umano e il grado di aberrazione al quale si può arrivare pur di non perdere i privilegi acquisiti, parliamo, in fondo, di Denaro (all’alba di quel “boom economico” che, per certi aspetti, ne rinvigorisce la sacralità), e del Potere che ne consegue, che diventa il leitmotiv della società degli anni a seguire fino ai giorni nostri.
In uno spettro ampio che va dalla commedia alla tragedia, la storia ruota intorno a due figure preminenti: il padrone, personaggio continuamente citato, mai fisicamente presente in scena ma avvinghiato alla coscienza di Marcello Consalvi, suo fedele ragioniere, e Immacolata, donna bellissima e volitiva, allo stesso tempo cinica e, a tratti, violenta, a sua volta vittima di un’infelicità latente che prova a mascherare con un'ostentata consapevolezza di sé. Il primo concede alla famiglia Consalvi una sorta di “sogno a tempo”, con la speranza di rientrare in possesso dei suoi averi, una volta tornato; la seconda afferra quel sogno per cristallizzarne il tempo e farlo diventare solida realtà. Perenne carnefice del marito Marcello, la signora Consalvi (all’apice della scalata sociale ed economica cui da sempre ambisce), non perde occasione per denigrarlo, anche davanti agli amici, buttandogli in faccia continuamente la sua inadeguatezza per la nuova condizione.
Con una grande attenzione ai ritmi (serrati e coinvolgenti) e alla musica (che porge il braccio alla prosa e, alle volte, detta i tempi dell’azione scenica), mettiamo in risalto il lato oscuro dei personaggi di una commedia noir che riesce a divertire (per alcune situazioni al limite del grottesco) e creare suspense,regalare sentimenti di tenerezza e finanche indignare (per la meschinità svelata dai personaggi), in una vera e propria ridda di emozioni verso un finale decisamente inatteso. Pierluigi Iorio
4 MARZO
OTELLO
di William Shakespeare
drammaturgia Dacia Maraini
adattamentoscenico Antonio Prisco
con Giacomo Giorgio, Giorgio Pasotti
e Claudia Tosoni, Davide Paganini, Gerardo Maffei
Salvatore Rancatore, Andrea Papale, Dalia Aly
regia Giorgio Pasotti
musiche originali Patrizio Maria D‘Artista
scena Giovanni Cunsolo
immagini Thierry Lechanteur
costumi Sabrina Beretta
disegno luci Marco Palmieri
realizzazione costumi CinquantanoveA
produzione Teatro Stabile d’Abruzzo
in coproduzione con Marche Teatro, Stefano Francioni Produzioni
Virginy l’isola trovata
in collaborazione con Teatro Maria Caniglia
E tu… come sei pallida! E stanca, e muta e bella, pia creatura nata sotto maligna stella. Fredda come la casta tua vita… e in cielo assorta. Desdemona!... Ah… morta! morta! morta!... e poi Otello fu.
Così si chiude una delle tragedie più sconvolgenti della storia del teatro. Una storia d’amore e gelosia, di libertà e tradimento, di potere e illusione. Otello, il Moro di Venezia, torna sul palcoscenico in una potente rilettura diretta da Giorgio Pasotti, con una drammaturgia originale firmata da Dacia Maraini.
Al centro della vicenda, la relazione intensa e tragica tra Desdemona, donna coraggiosa e libera, e Otello, lo straniero, l’uomo “diverso”, che viene amato contro ogni pregiudizio e ostilità. Una scelta d’amore che sfida le convenzioni e che finisce soffocata da una spirale di sospetto e violenza.
Il testo si muove lungo il filo della violenza cieca, quella che si accende senza ragione, che cresce per insicurezza, per possesso, per stupidità. Un’interpretazione moderna e necessaria che mette in luce l’attualità delle tematiche di Shakespeare: l’identità, il potere maschile, la manipolazione, la libertà femminile.
Nel ruolo di Otello, Giacomo Giorgio, giovane e talentuoso attore amatissimo dal pubblico per la serie Mare Fuori, offre una prova intensa e carismatica.
Una nuova produzione che porta sul palco un classico senza tempo, per raccontare ancora una volta quanto può essere fragile e potente l’animo umano.
25 MARZO
A CASA TUTTI BENE
scritto da Gabriele Muccino
con la collaborazione di Marcello Cotugno e Irene Alison
con Giuseppe Zeno, Donatella Finocchiaro, Anna Galiena
e cast in via di definizione
regia Gabriele Muccino
tratto dal film A casa Tutti bene
scritto da Gabriele Muccino e Paolo Costella
prodotto da Lotus Production
società del gruppo Leone Film Group con Rai Cinema
coproduzione Best Live, Teatro Stabile d’Abruzzo
Una famiglia si riunisce nella casa storica per festeggiare l’ottantesimo compleanno della madre, Alba. Questo incontro farà deflagrare antichi conflitti e nuove tensioni. Conosceremo gli undici personaggi e le loro articolate relazioni attraverso le dinamiche che si svilupperanno in scena e ci rispecchieremo nelle loro speranze, nei loro innamoramenti, nei loro tradimenti, nel loro affannarsi e credere in un futuro migliore.
Portare A casa tutti bene a teatro è per me un’avventura importante oltre che una naturale evoluzione della storia. L’unità di luogo e di tempo, concentrata nella casa di famiglia, si adatta perfettamente al linguaggio teatrale, trasformando il palco in un microcosmo dove esplodono le dinamiche familiari. Il teatro amplifica l’intensità emotiva dei personaggi, rendendo il pubblico partecipe delle loro fragilità e tensioni. È un racconto universale in cui ognuno può riconoscersi, trovando nei complessi legami familiari un riflesso delle proprie esperienze. Con questo adattamento voglio offrire un’esperienza intima e profonda, che catturi l’essenza della famiglia, con le sue imperfezioni e i suoi conflitti. Gabriele Muccino
6 MAGGIO
GABER
MI FA MALE IL MONDO
con Neri Marcorè
da Giorgio Gaber e Sandro Luporini
drammaturgiaeregia Giorgio Gallione
arrangiamenti e direzione musicale Paolo Silvestri
lighting designer Marco Filibeck
scene e costumi Guido Fiorato
pianisti [in o. a.] Eugenia Canale, Lorenzo Fiorentini, Eleonora Lana, Francesco Negri
produzione Teatro Stabile di Bolzano, Teatro della Toscana - Teatro Nazionale
in collaborazione Fondazione Giorgio Gaber e Centro Servizi Culturali Santa Chiara
Neri Marcorè, assieme al regista e drammaturgo Giorgio Gallione, ha molto frequentato i materiali gaberiani. Questo ritorno è una necessità etica e artistica insieme, e una occasione ancora più matura e consapevole per riabbracciare l’opera dell’“uomo dalle due G maiuscole”.
Gaber - Mi fa male il mondo è un’esplorazione nell’universo creativo, narrativo, etico e letterario di due grandi autori del teatro e della canzone. Per anni Giorgio Gaber e Sandro Luporini hanno radiografato con acume, spietatezza e ironia, ma pure con grande partecipazione emotiva, le mutazioni della nostra società e degli individui che la abitano. Grande affabulatore e artista totale, Gaber ci ha così accompagnato, tra privato e politico, nel cammino zoppicante e incerto verso una società che tenta di combattere contro la dittatura dell’imbecillità, del conformismo e della perenne autoassoluzione. Lo spettacolo vuole ritornare alle radici dell’ispirazione di queste opere in musica, entrando metaforicamente, e a distanza di anni, nello studio/ laboratorio/ pensatoio dove Gaber e Luporini hanno agito e prodotto pensiero per più di quarant’anni. Con onestà intellettuale e una buona dose di ironia, Gaber si è spesso definito un “ladro” di intuizioni altrui, dichiarando esplicitamente il suo debito nei confronti di artisti, intellettuali e scrittori che lo hanno ispirato. L’elenco è lungo e indicativo: Pasolini, Celine, Adorno, Calvino, Berlinguer, Brecht, Beckett, Botho Strauss e tanti altri che, sapientemente distillati, hanno formato un humus ideale, un incubatore di pensieri e riflessioni illuminanti che sono poi state trasformate in canzoni e monologhi teatralissimi che ancora oggi vibrano di autenticità e addirittura di preveggenza.
Sogno, utopia, libertà, democrazia, etica, pensiero, partecipazione, appartenenza, idea, ideologia sono alcune delle parole e dei concetti identitari e ricorrenti nella scrittura di Giorgio Gaber e Sandro Luporini. Una incessante, laboriosa, impietosa ricerca di senso e di verità, mai autoassolutoria, che fosse guida e sostegno ai comportamenti umani e civili del vivere contemporaneo. Il tutto dentro quella modalità artistica ed espressiva che i due artisti hanno prima creato e poi perfezionato per più di 40 anni: il Teatro Canzone, una forma e un linguaggio teatrale per musica e parole con vide Gaber geniale front man e Luporini lucidissimo tessitore. Un lascito ricchissimo di canzoni e monologhi, intuizioni e svelamenti che ancora oggi vibrano di verità quasi preveggenti. A tutto questo il nostro spettacolo si ispira, riprendendo e rielaborando i loro materiali in una forma musicale per quattro pianoforti, quasi cameristica perciò, rinnovata e compatta, in un certo qual modo “fuori dal tempo “. Sarà ancora Neri Marcorè a portare sulla scena queste creazioni in musica, sempre così vibranti e fertili di pensiero e di vita, profonde e giocose insieme, costantemente ironiche ma mai prevedibili o digestive. È come continuare un percorso iniziato anche per noi, assieme ormai vent’anni fa, con Un certo signor G, continuato con Eretici e corsari e poi proseguito da Neri in decine di concerti sempre con le canzoni di Gaber a innervare il cammino. Gaber-Mi fa male il mondo questo vuole essere: un ritorno, forse più maturo e consapevole, ad una lingua teatrale ancora così attuale e necessaria andando a cercarne le radici letterarie (Pasolini, Calvino, Gramsci, Galeano, Berlinguer, Celine, Saramago e tanti altri) e recuperando anche testi e canzoni meno note o consuete per reinterpretarle oggi con sincerità, rigore e con la nostra sensibilità umana e artistica.
Giorgio Gallione
FUORI ABBONAMENTO
27 DICEMBRE
CENERENTOLA
coreografie Cristina Todi
corpo di ballo Balletto del Teatro dell’Opera Nazionale Rumena
musiche Sergej Prokof´ev
Il mitico amore tra Cenerentola e il Principe, il nascere e il fiorire dei sentimenti umani, gli ostacoli e la realizzazione del loro sogno; nella musica di Prokof´ev si possono percepire tutti i caratteri della dolce sognatrice Cenerentola, del suo timido padre, della cavillosa matrigna, delle capricciose sorellastre, del fervido giovane Principe, in una maniera che lo spettatore non rimane indifferente alle loro gioie e ai loro dolori. La danza è vivace, frizzante, poetica e il Balletto del Teatro dell’Opera NazionaleRumena presenta una Cenerentola sempre più dolce e sognatrice: la scarpetta scompare, al suo posto il Principe va alla ricerca di una fanciulla dal piede puro. La fanciulla, guidata dal ricordo della madre, intraprende la propria strada alla ricerca della sua identità e dell’amore.
Cenerentola non è solamente un personaggio delle favole, affermava Prokof’ev, è soprattutto una creatura che palpita, inducendo alla commozione, alla tenerezza. Tutto interpretato perfettamente dagli eccellenti danzatori capaci di creare una coinvolgente atmosfera fiabesca.
FUORI ABBONAMENTO
22 GENNAIO
I TRE MOSCHETTIERI
OPERA POP
testi Alessandro Di Zio
con Giò Di Tonno, Vittorio Matteucci, Graziano Galatone
con la partecipazione degli allievi della Peparini Academy
preparazione dei duelli Maestro d’Armi Renzo Musumeci Greco
produzione Stefano Francioni, Teatro Stabile d’Abruzzo, Peparini Academy
Il classico di Dumas prende nuova vita in questo spettacolo inedito in cui musica, prosa e danza si intrecciano in un racconto emozionante e coinvolgente.
Un’occasione unica per vivere, in un live sorprendente, una storia senza tempo dove i tre protagonisti portano in scena tutta la potenza del loro legame.
“Tutti per uno, uno per tutti!”, il motto simbolo di un’amicizia incorruttibile, si rinnova in questo spettacolo in cui musica, prosa e danza si intrecciano in un racconto coinvolgente ed emozionante con Gio’ Di Tonno, Vittorio Matteucci, Graziano Galatone nei ruoli di Athos, Porthos e Aramis e il tocco innovativo ed elegante di Giuliano Peparini al quale sono affidate la direzione artistica e la regia.
Lo spettacolo inizia prima dello spettacolo in una fabbrica di scatoloni dove il tempo è scandito dalla monotonia delle azioni da compiere giorno dopo giorno. In questo luogo si intravede un libro dimenticato o forse lasciato lì da qualcuno volontariamente. Un lavoratore lo prende, lo apre e, incuriosito, inizia a leggere appassionandosi subito alla storia e a ciò che questo libro rappresenta, un oggetto sempre più raro in un’epoca dove tutto si smaterializza. La sua voce che legge attira anche gli altri lavoratori che, via via, diventano i personaggi della storia catapultando lo spettatore nella Parigi dell’800.
Giuliano Peparini racconta il suo intento artistico: “Se devo affrontare un argomento storico o mettere in scena la vita di personaggi la cui azione si svolge in un'epoca passata, penso sempre a come farla risuonare nella nostra epoca e a come potrebbe raggiungere il pubblico di oggi. È il caso di Alexandre Dumas, autore e romanziere la cui forza supera il passare del tempo. L'amicizia, le differenze tra classi sociali, l'onore, la vendetta, i segreti e la seduzione sono al centro del romanzo I Tre Moschettieri e sono temi ancora attuali nel XXI secolo. Ciò che personalmente mi colpisce dei personaggi di Dumas è il loro modo di crescere ed evolvere continuamente di fronte agli eventi che affrontano. In particolare, un giovane come D'Artagnan che cerca di trovare la sua identità e un posto nel mondo, è di grande attualità per i nostri giovani, una generazione che mette fortemente in discussione i suoi riferimenti e modelli”.
Giò Di Tonno racconta così il progetto che lo vede coinvolto su diversi fronti: “Considero I Tre Moschettieri l’inizio di una nuova vita artistica che mi vedrà sempre più impegnato come compositore. Ho messo tutto me stesso in questo progetto che finalmente vede la luce. Sono felice di portare in scena la storia di amicizia più celebre della letteratura, e di farlo proprio con alcuni amici veri, a cominciare da Vittorio Matteucci e Graziano Galatone con cui ho già condiviso tante avventure, Alessandro Di Zio, autore dei testi, a Renzo Musumeci Greco maestro d’armi e di vita, per finire con un nuovo amico, Giuliano Peparini, col quale sono onorato di lavorare. E ora “In guardia!” I Tre Moschettieri sta per cominciare... e vi sorprenderà!”.
Il trionfo dell’amicizia, ma anche il trionfo del potere e dell’ambizione in questa storia senza tempo dove “buoni” e “cattivi” combattono una lotta quasi archetipica mettendo al centro valori quali onore, fedeltà, onestà, troppo spesso messi in crisi dal mito dell’uomo contemporaneo e che i tre moschettieri portano fieri sulla punta delle loro spade. Accanto all’amicizia trova spazio anche l’amore, motore di ogni azione che qui si sublima nell’incontro tra D’Artagnan e Costanza, un amore che verrà spezzato dalla sete di vendetta dell'altra protagonista femminile, la perfida Milady. Il finale, come tutti i finali, riporterà l’equilibrio, ma lo spettatore andrà via con l’amaro in bocca. Chissà, forse perché i “buoni” sono a un tratto diventati “cattivi”? Oppure perché è proprio la morte l’unico mistero che neanche l’uomo contemporaneo è riuscito a svelare. L’unico mistero che ci rende microscopici e vulnerabili.
ABBONAMENTI
RINNOVI DAL 16 AL 20 SETTEMBRE
NUOVI DAL 23 SETTEMBRE
[7 SPETTACOLI]
I settore 185 euro ridotto 154 euro
II settore 154 euro ridotto 125 euro
III settore 110 euro ridotto 90 euro
BIGLIETTI
DAL 16 SETTEMBRE
vendita biglietti Cenerentola e I tre moschettieri
DAL 16 OTTOBRE
per tutti gli spettacoli
I settore 28 euro ridotto 23 euro
II settore 23 euro ridotto 19 euro
III settore 16 euro ridotto 13 euro
Sapore di mare – Il musical
I settore 38 euro ridotto 33 euro
II settore 33 euro ridotto 29 euro
III settore 26 euro ridotto 23 euro
I tre moschettieri
I settore 50 euro
II settore 40 euro
III settore 35 euro
BIGLIETTERIE TEATRI
16 – 20 SETTEMBRE
23 – 27 SETTEMBRE
30 SETTEMBRE – 4 OTTOBRE
BIGLIETTERIA TEATRO ROSSINI 0733 812936
ore 17.30 – 19.30; sabato ore 10 – 12
BIGLIETTERIA TEATRO ANNIBAL CARO 0733 892101 venerdì ore 10 – 12
il giorno precedente lo spettacolo ore 17.30 – 19.30; il giorno di spettacolo dalle ore 18.30
BIGLIETTERIA TEATRO ANNIBAL CARO 0733 892101 venerdì ore 10 – 12
RIDUZIONI
Under 24, over 65, iscritti Unitre Civitanova, associati AVIS Civitanova, scuole danza, recitazione e musica di Civitanova, soci Touring, possessori Marche Cultura Card e Carta Regionale dello studente, convenzionati vari. Cenerentola e I tre moschettieri anche abbonati alla stagione teatrale 25/26
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STEVE AOKI & AFROJACK - ALTIDONA
16 AGOSTO 2025: STEVE AOKI & AFROJACK, UNA COMBO DA LEGGENDA PER L’ELECTRONIC GATE!
In una serata che si preannuncia epocale, il WonderGate Festival ospiterà due giganti della scena EDM: Steve Aoki e Afrojack, un’accoppiata memorabile che promette di trasformare il 16 agosto 2025 in una notte di pura follia elettronica.