Al via la versione estiva di Parlare Futuro, rassegna che si occupa dei temi della contemporaneità con un occhio al global e uno al local per restituire una prospettiva di futuro all’eterno presente in cui siamo relegati, con tre incontri promossi dal Comune di Numana dal 28 giugno al 7 agosto. La location prescelta è la suggestiva piazza del Santuario con tre ospiti d’eccezione: Giuseppe Cruciani, Francesco Borgonovo, Diego Fusaro.

Ad aprire le danze il 28 giugno, alle ore 21.15, a piazza del Santuario, sarà il conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani con una lectio-intervista centrata sui suoi ultimi due libri: Via Crux e Ipocriti (in uscita il 1 luglio).

Un’apertura, quindi che ha il sapore dell’anteprima, in cui il controverso radioconduttore della Zanzara spazierà dalla querelle sul politically correct, alla critica della filosofia vegana, al suo progressismo sui temi sociali o alla sua visione conservatrice sui temi di politica interna.

Sarà Francesco Borgonovo, vicedirettore del quotidiano La Verità, il protagonista del secondo appuntamento con un intervento focalizzato sulla sua ultima opera titolata Aretè. La decadenza e il coraggio. In questo saggio, l’autore affronta un tema cruciale della civiltà occidentale contemporanea, diventato purtroppo anche un suo tratto distintivo: la mancanza di coraggio, la virtus che si identifica con il concetto classico di aretè e si concentra nella larghezza del cuore, nella disponibilità al dono gratuito di sé e della propria opera. Come scrive Richard Millet nella Prefazione, l’aretè di Borgonovo non è «un ritiro virtuoso ispirato all’antichità», ma «una forma di resistenza e di coraggio» a una decadenza già in atto.

Concluderà la rassegna il 7 agosto, alle ore 21.15, piazza del Santuario, il filosofo Diego Fusaro con un intervento ispirato al suo saggio titolato Marx a Wall Street. L’autore definisce questa sua ultima opera la bibbia degli anticapitalisti, degli umanisti e dei marxisti del XXI secolo. Un’analisi critica del nuovo capitalismo finanziario che si è venuto contraddittoriamente delineando a partire dagli anni Ottanta del secolo breve e che si è rafforzato con la marcia trionfale della globalizzazione liberal-finanziaria, fino a questi ultimi anni (e a maggior ragione oggi che, con la vittoria di Trump, entra in una nuova e sofisticata fase).

L’ingresso agli eventi è libero e gratuito senza prenotazione.

Per info: 338 416 22 83