Il festival nato dal basso porta un laboratorio gratuito e tre performance nei luoghi non convenzionali di Osimo.
Osimo e i suoi territori stanno per trasformarsi nell’isola che non c’era della performance contemporanea grazie a Invelle, Festival ovunque e in nessun luogo che per la prima volta porta nel tessuto urbano della cittadina anconetana un focus diffuso sui linguaggi performativi di oggi.
Dal 10 al 12 settembretre spettacoli di compagnie provenienti da tutta Italia abiteranno tre location diverse individuate tra le frazioni osimane, anticipati da un’incursione in anteprimail 9 settembre con un laboratorio gratuito.
Il festival nasce dal lavoro di mesi di Anomolo APS, associazione che da diciotto anni cura la programmazione del Loop Live Club di San Biagio realizzando alcune fra le rassegne culturali e musicali più d’impatto degli ultimi anni, e Pallaksch, primo ente di produzione teatrale marchigiano a ricevere il riconoscimento ministeriale del Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo come “Under 35”.
La loro collaborazione ha puntato a rinnovare il senso di comunità di Osimo, mettendo in relazione la sua storica vocazione alla curiosità culturale con le opere di giovani compagnie di rilevanza nazionale.
Invelle - Festival ovunque e in nessun luogo porta dunque in città un nuovo modo di guardare agli spazi cittadini, alle arti performative contemporanee e alle opportunità di stare insieme.
Questo anche e soprattutto grazie alle 220 persone che hanno scelto di partecipare al crowdfunding e permetterne la realizzazione, donando oltre al contributo economico una prova concreta di come il territorio risponda con entusiasmo all’offerta di nuove proposte culturali di valore.
La raccolta fondi è stata promossa e ulteriormente sostenuta nel contesto del progetto Crowdfundmatch, realizzato dalla Regione Marche in partenariato con Funding Marche, Coesione Italia e SVEM; il festival gode inoltre del supporto del Comune di Osimo e di Astea SpA.
Invelle vuole così essere un’occasione per immaginare insieme come ridisegnare uno spazio dove incontrarsi, radicandosi nella tradizione con un titolo che, sin dal significato dialettale dell'espressione, traducibile come “in nessun luogo”, evoca estrema libertà e possibilità di azione.
Il programma è curato da Giacomo Lilliù (direttore artistico di Pallaksch), 33enne regista e attore osimano con all’attivo produzioni che percorrono tutta la penisola e che afferma: “Invelle è il nostro tentativo di manifestare la vivacità di questo territorio, che è plurale dal nome (Le Marche), alla geografia (monti, colline, coste), ai dialetti con cui si esprime. Dedicare il festival a ‘nessun luogo’ vuol dire credere fino in fondo a questa pluralità, vuol dire partire da Osimo per raggiungere qualsiasi altro posto, autorizzarci a immaginare tutto quello che vogliamo. A settembre inizia un percorso che proseguirà anche oltre settembre e che vogliamo inaugurare così: con l’augurio che qualsiasi spettacolo, attività, persona che incontriamo su questa strada possa permetterci intravedere la gioia di perdersi e di ritrovarsi.”
Anche Corrado Verdolini, presidente di Anomolo che cura la direzione generale del progetto, evidenzia il carattere fortemente innovativo dell'iniziativa: "Invelle rappresenta un punto di vista diverso sull'arte performativa, un esperimento, per noi come associazione e per la città di Osimo che potrà sintonizzarsi su qualcosa di diverso, fatto in spazi non scontati."
Il gruppo di lavoro che cura l'organizzazione del festival è formato in larga parte da giovani professioniste e professionisti del territorio, che hanno deciso di mettere a frutto le proprie esperienze in cordata per restituire al ppt contesto di origine nuovi orizzonti sul piano dell'offerta culturale e della capacità di creare nuovi percorsi condivisi.
L'invito è quello che ha accompagnato il progetto sin dalla campagna di crowdfunding: “ce vedemo Invelle”, nella speranza di ritrovarsi in futuro sempre più spesso, sempre più facilmente, con sempre più curiosità.
PROGRAMMA DETTAGLIATO
Pre-Festival
Martedì 9 settembre, dalle 16:00 alle 20:00
Pista di pattinaggio "Enrico Mattioni" - San Biagio di Osimo
masterclass
Pratiche del cadere. Un laboratorio per corpi in movimento
con Gaetano Palermo e Rita Di Leo
Cadere come scelta, sbagliare come pratica performativa, come indagine. Arriva ad Invelle una masterclass condotta da Gaetano Palermo e Rita Di Leo, rispettivamente autore e performer di SWAN, una produzione La Biennale di Venezia, vincitrice di diversi premi in Italia e all'estero, che andrà in scena al festival il 10 settembre 2025.
Il laboratorio è gratuito ed è aperto a tutti: performer, artisti/e, danzatori/e, atleti/e, a chiunque voglia esplorare il movimento in chiave contemporanea. Non è richiesta esperienza precedente. Per iscriversi, compilare il modulo al link https://forms.gle/ayTCakLw9DhVBTHm9, presente anche sui profili social del Loop Live Club e di Pallaksch.
Festival
Mercoledì 10 settembre, h. 18:15
Pista di pattinaggio "Enrico Mattioni" - San Biagio di Osimo
performance
SWAN
di Gaetano Palermo, con Rita Di Leo
sound design e direzione tecnica: Luca Gallio
assistenza artistica: Michele Petrosino
costume: Gaetano Palermo
prosthetics: Crea Fx
amministrazione: KLm - Kinkaleri, Le Supplici, mk
produzione: La Biennale di Venezia
Una ragazza sui pattini si allena ascoltando musica in cuffia. Come rinchiusa in una bolla, si libra in figure sempre più ardite, in una prova di resistenza fisica ed esistenziale. SWAN si ispira all’assolo di danza La morte del cigno per creare un’opera dedicata alla caduta: a essere crivellata è un’umanità in fuga da sé stessa, che insegue identità e affermazione anche se poi non fa altro che ruotare sul proprio asse – ostinatamente, banalmente, tragicamente.
Durata: 30’
Giovedì 11 settembre, h. 18:15
Anfiteatro Parco "Chico Mendes" - Osimo Stazione
performance
35040
regia: Alessandro Businaro
con Tano Mongelli
dramaturg: Stefano Fortin
assistente alla regia: Chiara Businaro
uno spettacolo di Bus 14
produzione: Pallaksch
In 35040, si costruisce una casa fatta non di mattoni, ma di memorie. Di chi? Di una famiglia che ha vissuto a Villa Estense (PD), CAP 35040; del performer, Tano Mongelli, che viene da tutt’altra parte; del pubblico che si radunerà attorno a lui. Un viaggio tra ricordi e luoghi veramente comuni, che termina con un canto condiviso per abitare insieme questa casa collettiva e impalpabile.
Durata: 75’
Venerdì 12 settembre h. 18:15, 18:45 (doppia replica)
Parco Verde Energia di Astea - Campocavallo di Osimo
performance
Amadriadi
coreografia: Michele Ifigenia Colturi
Performer: Enzina Cappelli
dramaturg: Ciro Ciancio, Riccardo Vanetta
suono: Tarek Bouguerra
produzione: Aiep Ariella Vidach/Triennale Teatro Milano
Le Amadriadi sono creature mitologiche legate agli alberi: in essi vivono, con essi muoiono. Tra il verde compare così un corpo capace di ondeggiare al vento, di radicarsi, di trasfigurarsi, mosso da un fascino insieme antico e presente. E forse questa apparizione ci suggerisce che è proprio nella possibilità di una metamorfosi che si rinnova continuamente la relazione tra uomo e natura.
Durata: 15’
BIGLIETTI
Ingresso per le performance del 10 e 11 settembre: euro 5,00. Ingresso per le performance del 12 settembre: euro 3,00
Biglietti acquistabili in loco.
Si consiglia di arrivare 15’ minuti prima dell’orario indicato.
Team esecutivo: Simone Gabbanelli, Luca Gobbi, Corrado Verdolini
Curatela e programmazione: Giacomo Lilliù
Marketing e PR: Ilaria Barbotti
Art direction: Gabriele Zagaglia
Team creativo: Alida Lardini, Carlo Sampaolesi
Comunicazione e coordinamento: Valentina Farinon
Supporto organizzativo: Arianna Innocenzi
Supporto crowdfunding: Federico Gallo Perozzi
Traduzioni in osimano: Edoardo Cintioli
Iniziativa realizzata dalla Regione Marche con il supporto tecnico di SVEM - Sviluppo Europa Marche S.r.l. nell'ambito delle attività del progetto CROWD-FUND-MATCH, promosso dal programma Interreg Marche.
Sponsor: Astea S.p.A.
Invelle ringrazia tutti i sostenitori e le sostenitrici della campagna di crowdfunding.
Un ringraziamento speciale al Comune di Osimo.
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VINCENZO SALEMME, OGNI PROMESSA E' DEBITO - MACERATA
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